Segno di fuoco, fisso, governato dal Sole.
Espressione, questa è la parola chiave. Io SONO.
Leo deve lasciare nelle mani del mondo un’evidenza tangibile dei suoi processi interiori. Esprimere il proprio pensiero, sviluppare la sua personalità. Orgoglio, carisma, fascino: ama la straordinarietà, è un attore sulla scena, un grande teatrante che ama essere ammirato.
Deve imparare a dire di sì alla vita.
AFFERMAZIONE E POSITIVITA’.
Tutto ciò che è dentro deve apparire fuori. E se riesce non si preoccupa delle critiche. Poesia, pittura arte tutti gli sfoghi creativi tradizionali sono per lui preziosi.
La danza, il canto, la narrativa, la drammaturgia sono terreni naturali perché in queste attività c’è poca distanza tra lui e il suo pubblico, e la risposta è immediata. L’energia fuoriesce e trova subito il suo bersaglio. Deve celebrare il sé, creare, mantenere la spontaneità e la freschezza dei bimbi. Chi ha presenza leonina ha l’anima dell’esibizionista. Ha naturale intuizione per mettersi a guidare gli altri. Creatività, carisma, e il sapere come essere felice.
Egli sa di vivere adesso, ora. Ma senza gli applausi immediati, il riscontro, appassisce subito.
Può essere mal interpretato: proietta immagini di sicurezza e di orgoglio anche senza averne l’intenzione e sembra proclamare la sua superiorità e questo non è certo il mezzo migliore per ottenere applausi.
Ma una non risposta, o l’essere ignorato lo stimola ad esibirsi ancora di più. Lui sta dicendo "per favore amatemi" ma gli altri capiscono: "io sono il più grande".
Il Leone ha bisogno di amore ma più cerca di assicurarselo impressionando le persone e più è probabile che le allontani. L’ombra del leone è il suo orgoglio che gli impedisce di chiedere semplicemente un po’ di amore.
Ma se non impara a chiedere supporto, finirà per essere pietoso.
Deve integrare le valenze dei segni in quadratura (Toro e Scorpione) e in opposizione (Acquario): Venere, il valore di sè indipendente dal consenso altrui, il piacere che può dare agli altri, il radicamento; Plutone, la propria ombra e il proprio potere personale, ma anche venire a patti con la propria mortalità. Urano, sapersi mettere al secondo posto, riconoscere l'altro e rispettarne la diversità.
MITO - Ercole
In tutte le mitologie è simbolo di potenza soggettiva, affermazione in prima persona dell’uomo con la sua origine divina. È il principio maschile, Animus.
C’è il dominio del Sole, principio vitale assoluto, e Leone è principio di Legge, giustizia, forza e dominio. Certo, può esprimere anche un valore negativo: l’ombra è l’inflazione dell’Io in senso aggressivo, individualista, egocentrico.
La prima fatica di Eracle/Ercole è l’uccisione del leone di Nemea.
In Ercole vediamo la storia individuale dell’uomo che, nell’identificarsi nel ruolo dell’eroe, inflaziona l’Io e mette in pericolo la sua anima e il proprio processo di individuazione. La dea Era, turbata dai successi di Ercole, ne provoca la follia: ecco la risposta dell’Anima. Solo quando sprofonda nelle tenebre dell’ombra personale (la sua pazzia) inizia la presa di coscienza.
Ercole va quindi a Delfi a interrogare l’oracolo (l’uomo abbandona il comportamento inconscio e ritorna al dialogo col divino) e da qui si reca a Tirinto per servire il re, il quale gli impone le 12 famose fatiche.
Rientra quindi nell’umiltà: dall’aggressività passa ad elaborare l’Ombra.
Conosce le proprie parti distruttive, le integra nell’autocoscienza e procede a ristrutturare la consapevolezza di sé per diventare individuo.
La violenza non viene rimossa, ma riconosciuta, accettata e sofferta. Attraverso le fatiche avviene la canalizzazione della libido, le fatiche sono infatti tutte simboli di energie scatenate, violente, di un’aggressività inconscia da affrontare e integrare. Il leone, la prima fatica, terrorizzava la città di Nemea divorandone gli abitanti.
Partorito, secondo le fonti, da Selene, quindi da un’energia distruttiva liberata da una imago mater aggressiva, oppure da Tifone, e in questo caso da una imago pater ugualmente aggressiva, il tipo Leone deve domare le proprie energie autopunitive e realizzare una propria invulnerabilità psicologica, deve affrontare, vincere e assimilare il suo lato leone-istinto.
Il tipo Erculeo è un istintivo, pragmatico, concreto, centrato su sé, facilmente portato a dominare o imporsi.
Il tipo Apollineo è invece disciplinato da un’energia solare interiorizzata che lo porta a vivere esperienze creative, artistiche, religiose o ideologiche.
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