mercoledì 22 giugno 2016

Ciak

Dopo un vergognoso numero di giorni di assenza, dovuto al fatto che essenzialmente ho più voglia di piagnucolare che di raccontare quello che mi succede in questo periodo, stasera prendo il coraggio a due mani e riapro il blog.
Sullo sfondo Italia - Irlanda, e la prima serata davvero estiva dell'anno.

Io ovviamente non mi sono ancora avventurata in cantina ad estrarre il ventilatore, e quindi stasera giustamente boccheggio.

Dopo questa inutile premessa, arrivo al dunque: sabato scorso è stata una giornata particolare. Sono stata coinvolta nelle riprese di un corto. Un gruppo di amici con questa passione, un regista, una sceneggiatura più o meno probabile e una certa quantità di incoscienza, almeno da parte mia, che l'ultima volta ho recitato in quinta elementare, probabilmente. E plausibilmente facevo l'albero, o il sasso.

Sabato sera poi ho partecipato ad una festa per il solstizio d'estate, e tra le altre cose c'è stato anche da mettere in scena alcune piccole situazioni improvvisate.

30 anni senza salire su un palco, e poi due volte nello stesso giorno.
Strano eh.

Ma la cosa che mi ha stupito di più sono state le domande delle persone a cui mi sono trovata a raccontare del corto: un coro unanime di "Perchè???"
"Cosa?"
"Eh, perchè girate un corto... Cioè a quale scopo?"

Mi fa effetto che ci debba necessariamente essere un secondo fine, tipo partecipare ad un concorso e cose simili. Solo divertirsi non è sufficiente?

Comunque non avrò mai il coraggio di rivedermi... Penso di emigrare in Papuasia prima della prima.

Venere in gemelli sì, ma sempre in IV casa.

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