venerdì 8 gennaio 2016

Momenti di ordinaria schizofrenia














Saturno: "Insomma, adesso perchè frigni come una bambina? Non vedi cosa siamo riusciti a fare da soli? Guarda che bel lavoro hai, un contratto a tempo indeterminato, una laurea in legge, un bambino bellissimo di cui prenderti cura! Ci sono tue coetanee che venderebbero un genitore per avere quello che hai tu... Di cosa ti lamenti?!"

Venere: "Mi sento sola, ho paura, mi manca la tranquillità del potermi affidare a qualcuno senza preoccupazioni, perchè LUI se ne occuperà. E il lavoro, certo, è quello che mi dà da vivere, ma non mi piace... Non mi è mai piaciuto. E' un lavoro che hai scelto tu, non io".

Saturno: "Certo che l'ho scelto io! Qualcuno doveva occuparsene no? Fosse per te saremmo ancora a vivere a casa della mamma, invecchiando nel mondo delle possibilità infinite senza nulla concludere! E poi "LUI" chi? Sai benissimo che non abbiamo mai potuto affidarci a nessun uomo, sono stati tutti così deboli che non mi sarei fidato neppure di mandarli fuori da soli col cane: avrebbero potuto uscire con un alano e tornare con un chiuaua senza accorgersi minimamente della differenza. IO faccio funzionare le cose, con o senza di loro".

Venere: "E' vero, le cose funzionano... A modo tuo. E io mi sento come se mi mancasse sempre un pezzo. Come se recitassi costantemente parti che non sono mie. Sempre fuori posto. Recito in ufficio, recito con le amiche, recito con le maestre e con le altre mamme. Recito così tanto da non sapere nemmeno più chi sono. A malapena riesco a ricordare cosa mi piace davvero fare e nemmeno sempre riesco a distinguerlo da ciò che invece tu vuoi che io faccia".

Nettuno: "Siete proprio ridicoli. Vi rendete conto che battibeccando così non andate da nessuna parte? E poi a che pro? Certo che vi guardo dall'alto in basso, siete due bimbetti che non si rendono conto che i problemi veri sono altri!"

Saturno: "BIMBETTO IO?! HA!"

Venere: "Oh Nettuno, ora ti ci metti anche tu? E quali sarebbero i problemi veri? Quelli dell'umanità? Il clima, le guerre? Guarda che anche tu vivi qui con noi, i nostri problemi sono anche tuoi. E visto che fai così il superiore e saputello, sentiamo quale soluzione ci proponi, forza!"

Nettuno: "E' molto semplice! Tu Venere devi prenderti cura di te stessa, fare quello che ti piace, coccolarti e profumarti, e poltrire, ed essere frivola e simpatica e divertente, e coltivare tutti i tuoi interessi, e iniziare 10 libri e poi lasciarli tutti a metà. E tu, Saturno, devi mantenere salde le strutture esterne, il lavoro, l'affitto, la casa, le bollette, la scuola, l'educazione ecc. Insomma, mantenere i presupposti necessari a Venere per essere se stessa in tranquillità! Ma non devi esagerare, quando hai finito di svolgere i tuoi compiti devi imparare a mollare tutto, lascia andare, non puoi sempre controllare ogni cosa. Così soffochi la povera Venere!"

Venere e Saturno: "AHA! Ma ti rendi conto che disponiamo di un solo corpo per fare tutto questo? E che le giornate sono di sole 24 ore?!"



Nettuno: "Ma questo non è certo un mio problema!"


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