CANCRO - Il Sentimento
Segno Cardinale, d'Acqua, governato dalla Luna.
Il suo obiettivo è "creare", dare vita, far crescere qualcosa (un progetto, un ideale, una famiglia ecc.), con amore, cura e sentimento.
Per vivere deve sviluppare un’armatura, un muro tra se stesso e la Natura. È troppo delicato per proteggersi in altro modo. Così resiste ed è in pace con il suo ambiente. Ma presto cresce, e quando diventa più grande della sua armatura, essa deve essere infranta: solo se è astuto e fortunato riesce a fabbricarsene una più grande e più adatta al suo stato espanso.
Il cancro ricerca la consapevolezza all’interno, il tessuto del mondo per lui è costituito dai sentimenti.
Chi nasce granchio è qui per penetrare dimensioni di vita interiore inaccessibili ad altri, per sentire ogni sfumatura della vita. Rompere la corazza della sonnolenza che tiene al riparo da questo macello di mondo: questo è il lavoro da fare. Vedere e, contro ogni buonsenso, amare, avere fiducia, accettare tutto ciò che l’esistenza offre.
Nessun altro segno SENTE con tale intensità.
L’obiettivo è massimizzare l’intensità delle sue interazioni con il mondo e simultaneamente proteggere la sua sensibilità emotiva. Creare difese minime coerenti con la sua sopravvivenza. La timidezza è una di queste difese. Sogna ad occhi aperti, è riservato, indossa una maschera di anonimato e disinformazione. Più avanti con l'età, il tipo Cancro potrà anche imparare a proiettare un plausibile ologramma di personalità umana perfino estroversa, ma il pericolo è che senza isolamento il suo sistema nervoso andrebbe distrutto. Il pericolo è che le difese possano diventare tanto efficienti da porre la sicurezza davanti persino anche alla crescita. Evolvere per lui significa rompere il guscio, ma con calcolo.
L’amore è sempre un rischio che deve imparare a correre.
Il mondo esteriore è pallido se confrontato a quello che immagina: immaginazione, soggettività, sentimenti. La gentilezza e la sollecitudine sono forze più potenti dei suoi istinti autoprotettivi.
Essere di supporto e protettivi sono atteggiamenti che suscitano amore sicuro, ma la vera risorsa è fare da Madre. Da lui riceviamo comprensione e compassione e lui ne guadagna in sicurezza ed invisibilità. Ma attenzione che il ruolo di madre non diventi l’ennesimo giocare a nascondersi; un gioco nel quale la puntata minima è la solitudine.
Lo spaventano il cambiamento, l’avventura, le esperienze, ma anche lui necessita di varietà, e cambiamento altrimenti finisce per agire meccanicamente: ma così la scintilla creativa e romantica si spegne in anni di addormentamento.
Imago Mater: il grande archetipo della Madre che reca in grembo ogni germe di vita.
E' dominato dalla Luna ed è grazie a questa polarità che il segno si carica di significati e valori simbolici. E' il segno della reminiscenza e della nostalgia, dato il suo carattere ricettivo, passivo e con la sua rinuncia alla supremazia e al dominio.
Le deità materne notturne, lunari.
Deve integrare le energie mancanti, quelle relative ai segni in quadratura (Ariete e Bilancia) e in opposizione (Capricorno): Marte, come coraggio ed aggressività, Venere, come libertà di scelta e Saturno, come struttura portante, autonomia e indipendenza.
MITO - Demetra
Demetra, protettrice delle messi e delle coltivazioni, sorella di Giove e madre di Persefone. Madre e figlia vivono in un attaccamento simbiotico (il tema dell'attaccamento importantissimo per il Cancro), cosa che invece non piace affatto a Venere, la quale interviene (mai uno sull'Olimpo che si faccia gli affari suoi) e con l'aiuto di Eros, fa in modo che Ade si innamori della bella Persefone.
Ade quindi emerge dagli inferi sul suo carro dorato, indossando l'elmo che lo rende invisibile, e la rapisce per portarla negli inferi con sè.
Demetra, disperata per la scomparsa della figlia, scatena quindi una carestia pazzesca, con l'intento di provocare l'estinzione della razza umana (il tema del nutrimento). A questo punto interviene Giove, non tanto perchè avesse a cuore la razza umana, quanto perchè non voleva rinunciare ai sacrifici che gli umani gli offrivano spesso e volentieri, e invia Ermes da Ade perchè recuperi Persefone e la restituisca alla madre.
Ma l'inganno è in agguato. Infatti Ade, prima che la sua dolce sposa salga sul cocchio di Ermes, fa mangiare a Persefone un seme di melograno, compiendo in questo modo il prodigio che le avrebbe impedito di rimanere per sempre nel regno della luce.
Grande fu la commozione di Demetra quando rivide la figlia e in quello stesso istante, la terrà ritornò fertile e il mondo riprese a godere dei suoi doni.
Solo più tardi Demetra scoprì l'inganno teso da Ade: avendo Persefone mangiato il seme di melograno nel regno dei morti, ella era costretta a farvi ritorno, ogni anno, per un lungo periodo. Questo infatti era il volere di Zeus.
Fu così allora che Demetra decretò che nei sei mesi che Persefone fosse stata nel regno dei morti, nel mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata, dando origine all'autunno e all'inverno, mentre nei restanti sei mesi la terra sarebbe rifiorita, dando origine alla primavera e all'estate.
Bello! Bravissima! :-)
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